Domanda:
Una triplice domanda.
Cos'è la verità? Cos'è la giustizia? Vi sono delle situazioni in cui, alla luce
della verità e della giustizia, l'utilizzo della forza, della violenza, può
essere giustificato?
Cos'è
la verità? La verità è la realtà. Cos'è la realtà? E' quello che voi ignorate
poiché per comprendere la realtà, per accettare la realtà bisogna possedere un
piano di coscienza elevato. La verità è sempre stata l'oggetto di ricerca di
tutte le persone di una certo livello spirituale o intellettuale. E' per questo
che nella stessa filosofia, per non parlare dell'esoterismo, la ricerca della
verità costituisce il presupposto
fondamentale.
Qual'è
il senso del mondo e della vita?
Per chi si occupa di filosofia cercare la verità significa interrogarsi sul senso della vita. Non è comunque possibile conoscenza il senso del mondo e della vita se non si è ancora in grado di comprendere la "realtà" del mondo. E la realtà del mondo cos'è? La realtà del mondo appare diversa seconda del proprio livello iniziatico.
Per
qualcuno sarà la violenza, pochi valori degni di essere vissuti, una grande
desolazione abitata da uomini senza pregi, primitivi e violenti. Per altri,
invece, che appartengono ad un altro livello, il mondo apparirà come un
Paradiso, un posto dove tutti sono gentili, dove capita che qualcuno ci pesti i
piedi ma si tratta solo di un incidente di passaggio.
La
visione del mondo dipende da quanto uno ama il danaro, il potere e le cose
mondane; dipende dalla capacità di comprensione, la capacità di percepire la
vera realtà delle cose.
Ciò
significa che è inutile discutere sulla verità, occorre integrare, rivelare la
realtà e così la verità diventerà parte dell'uomo.
Verità
e realtà sono come Amore e Saggezza; esattamente la stessa cosa. Possiamo
girare attorno al concetto con altre parole ma la cosa non cambia. Finche
l'uomo cerca, rincorre il senso di qualcosa, non lo potrà scoprire perché il
fatto stesso che lo stia cercando manifesta chiaramente la sua limitatezza. Di
conseguenza non cercate la verità, cercate invece di vivere, ogni giorno di
più, un rapporto sempre più sereno con la realtà.
Cos'è
la realtà? E' quello che vi ha detto Gesù, "Il Regno", è la realtà;
"Siete eterni", è la realtà; "Amatevi l'un l'altro", è la
realtà; "Quello che fai al più piccolo, lo fai a me", è la realtà.
Tutte queste azioni non sono altro che la manifestazione oggettiva della
realtà.
Cos'è la giustizia?
Cos'è
la giustizia? Sul piano terrestre la giustizia è un sistema che permette,
legalmente, di punire o ricompensare una data azione. In termini cosmici,
invece, la giustizia è la purezza. E' la chiarezza, un altro aspetto della
realtà.
La
giustizia non viene praticata dai Maestri, da Dio e tantomeno dalle Gerarchie.
La giustizia in quanto tale non esiste. C'è semplicemente la purezza e quando,
in un certo momento della sua evoluzione (cosa che avviene ciclicamente),
l'uomo incontra la purezza prende coscienza di tutti i suoi limiti, come se
fosse nudo innanzi ad uno specchio; allora si rende conto della vera causa di
tutte le sfortune, le disgrazie, di tutti i vizi e tutte le limitazioni.
Questa
è la giustizia. Ma non è altro che uno specchio ed uno specchio non può essere
tale se non è terso e puro. Lo specchio, comunque, non emette alcun verdetto;
è l'uomo che, nel momento in cui lo guarda, prende coscienza ed, al limite, si
castiga da solo.
Ed
anche il castigo non è negativo perché costituisce una forza redentrice per
potersi nobilitare e crescere spiritualmente.
Le prove non sono
delle disgrazie
Tuttavia,
quando questa forza di redenzione giunge sulla Terra, l'uomo crede che sia
giunto il momento del castigo perché, in base alla quantità delle proprie
mancanze, andrà incontro ad un numero corrispondente di prove. Se non si
comprende questo concetto, le prove stesse verranno considerate come disgrazie.
Al contrario se si riesce ad ammetterlo, ogni prova sarà vista come una piccola
iniziazione.
Tutti
questi concetti, pur essendo intellettuali, si applicano in un ambito sociale
poiché, come ho già detto, tutte le leggi cosmiche hanno una manifestazione sul
piano sociale. In un certo senso, quindi, queste leggi sono un aspetto della realtà.
Tuttavia
se si vuole approfondire la conoscenza di questa realtà, bisogna distaccarsi
dal consueto modo di valutazione, alquanto ristretto, per utilizzarne uno che abbia un'ampiezza tale da abbracciare il
senso cosmico delle cose. La Giustizia è una cosa assai importante; è una
bellissima energia che si stà manifestando in questi tempi. Voi, infatti, state
vivendo la giustizia. Mi domandate cos'è? Guardate il mondo e vedrete la giustizia che si stabilisce a
tutti i livelli.
L'uomo e la società
si rivelano in quanto tali...
A
questo punto mi domanderete: "Come è possibile constatare la giustizia se, osservando le cose, si vedono tanti
orrori e tante ingiustizie?". Ecco la mia risposta: non dimenticate mai
che la giustizia è uno specchio; attualmente l'umanità è davanti ad uno specchio,
si guarda mentre sta agendo e prova coscienza dei suoi vizi, e delle sue limitazioni. La società, pertanto, si
rivela in quanto tale; l'uomo si ri- vela in quanto tale.
La
persona che è un assassino potenziale si ritrova ad uccidere perché è il
momento della Rivelazione. Quando giunge l'ora della Rivelazione, come dice
l'Apocalisse, è il momento in cui uno
deve prendere coscienza di ciò che è, altrimenti non potrà mai comprendere le
cose dal punto di vista divino. In questo momento, in cui sembra che tutte le nefandezze salgano dal fondo
dell'inferno, assistiamo invece alla manifestazione esterna delle brutture che
stanno nell'uomo, affinché egli ne possa prendere la dovuta conoscenza.
A
volte si crea il modo di dissimulare i problemi ed i vizi per farli apparire
come cosa normale. Per un determinato periodo, allora, ci ritroveremo con delle
energie che lavorano per elaborare una determinato filosofia, una certa
civiltà. Sembrerà, per qualche tempo,
che le cose vadano bene ma poi, un giorno, arriverà l'Iniziatore con lo
specchio della giustizia: in quel giorno tutti i problemi, tutti i vizi del
sistema saranno messi in luce in tutta la loro
gravità.
Chi
ne sarà coinvolto crederà certamente di essere piombato nel caos; in realtà si
tratterà soltanto della chiarificazione della situazione. Sarà sufficiente
attendere per poterne vedere gli sviluppi. Non conviene mai giudicar quando si
è nel mezzo del ciclone.
Una volta si che...
L'uomo
ha preso l'abitudine di credere che il peggio non è ancora venuto e ci attende
nel futuro. Generazione dopo generazione questo concetto viene passato come se fosse un'eredità. "Domani andrà
peggio", "Va sempre peggio", "Mio nonno ha avuto una vita
migliore". Non bisognerebbe dimenticare che il nonno ha vissuto la guerra del 15-18, e diceva a sua volta:
"Ah, mio nonno! Ai suoi tempi si stava sicuramente meglio!". Suo
nonno, comunque, ha vissuto in un periodo con guerre e rivoluzioni; malattie
come lebbra, peste e sifilide; carestie e violenza a pagamento. In effetti è
proprio oggi che la vita è migliore. Tuttavia, prima che questo miglioramento
arrivi per davvero, dovranno venire in superficie i cosiddetti
"peccati" perché altrimenti non potranno essere rimossi.
Non
abbiate paura, quindi, ed andate incontro al futuro vivendo ogni giorno gli
insegnamenti che avete ricevuto. Anziché temere per la sopravvivenza del vostro
corpo cercate di diventare perfetti. Non lavorate per la sopravvivenza,
lavorate per la perfezione; e qualunque cosa possa accadere, non abbiate paura.
(Maestro Pastor, Conferenza 06.12.86)
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