Domanda:
Dal momento che
l'educazione spirituale dei nostri figli è a nostro carico, dobbiamo confidare
nelle Chiese tradizionali, anche se non condividiamo tutto quello che vi viene
insegnato, oppure è preferibile dar loro gli insegnamenti che sono giusti
secondo la nostra opinione spirituale?
Per
quanto riguarda l'infanzia e le sue necessità spirituali, io direi che occorre
innanzitutto scoprire qual'è il livello spirituale dei vostri figlioli. A
partire dal momento in cui sarete in grado di comprendere quanto e come vostro
figlio sia in grado di capire ed accettare determinate cose, allora potete
decidere per la sua educazione spirituale. Non è comunque indispensabile
appartenere ad una Chiesa, qualunque essa sia.
In
verità l'appartenere ad una Chiesa non garantisce al bambino la sicurezza di
uno sviluppo spirituale. Il bambino è prima di tutto sé stesso ed i genitore,
se ben preparati, sono gli insegnanti migliori. E' per questo che, prima di
appartenere ad una Chiesa, occorre un riferimento spirituale nei propri
genitori.
Una
Chiesa, per un bambino, non sarà altro che un'altro tipo di scuola. Mentre una spiritualità vissuta in famiglia,
vissuta e dimostrata dai genitori con i loro gesti, le loro reazioni ed il loro modo di pensare, allora
l'insegnamento prende posto nel cuore del
bimbo. I bambini hanno bisogno del riferimento con i genitori un po' come i
devoti hanno bisogno del riferimento col il loro Maestro.
Esiste
un determinato passaggio della vita infantile in cui il bambino cerca di essere
come i suoi genitori. "Lo fa il papà, lo fa la mamma; seguo papà, seguo la
mamma". Sono dunque i genitori, prima di tutte le scuole ed educatori, che
devono vivere la verità e viverla ogni giorno.
Ciò
non significa che tutti i genitori siano in grado di adempiere a questo compito
nel modo migliore. Tutto dipende dal loro livello evolutivo. E' un dato di
fatto. Se vostro figlio non appartiene ad una Chiesa ma è in sintonia con il
Cuore di Cristo, con la verità, con la realtà universale, il suo sviluppo
spirituale non potrà certo mancare. Se, in seguito, sentirà parlare di una
Chiesa, o di una Scuola iniziatica, lasciate che scelga da solo se andarci
oppure no.
In
altri tempi vi avrei consigliato di farlo appartenere ad una Chiesa perché la
società era in trasformazione, era in una fase di edificazione ed era necessario
che l'individuo fosse programmato nel modo giusto per poter vivere una vita
corretta. Alla nostra epoca l'educazione deve puntare sulla responsabilità ed
il libero arbitrio, sui doveri prima ed i diritti poi. Date perciò ai vostri
figlioli non più una educazione programmata, bensì libera e responsabile
nell'esempio del Cristo.
(Maestro Pastor, Conferenza 06.12.86)
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