Le malattie gravi
sono sempre karmiche (dipendono dalla legge di causa ed effetto, n.d.r.) oppure
possono essere motivi di iniziazione? L'ora in cui deporremo il corpo fisico è
fissata già alla nostra nascita oppure è in funzione della nostra vita, del
nostro ambiente o da altre circostanze?
Le
malattie fanno parte della natura stessa del pianeta e rientrano piuttosto
all'interno di un quadro di karma collettivo che non di un karma individuale. Come vi ho già detto
altre volte, non bisogna dimenticare che l'umanità è una sola ed unica entità e
che avvengono molte più cose in senso mondiale che a titolo individuale.
Le
malattie che colpiscono in modo epidemico sono certamente causate dal karma collettivo e tendono alla
purificazione in massa di un dato gruppo di persone. Ognuno di noi vive le sue
proprie esperienze e, se in un certo momento, si ritrova coinvolto nel numero
dei colpiti, dipende dal fatto che la vita, prendendo come riferimento la
totalità, ha messo anche lui nel conteggio dei contagiati.
Il
karma individuale, invece, si manifesta in altri modi e non sempre sceglie una
malattia. Alcune volte l'uomo stesso sceglie una malattia per chiudere un conto
karmico ma essa, comunque, non è il mezzo migliore poiché oggi vi sono molti
mezzi per ribellarsi ad essa e combatterla, cercando di curarsi e di guarire.
Non
è perciò sicuro che una malattia possa creare una crescita individuale, a
volte, anzi, avviene proprio il contrario. Questo è il motivo per cui il karma
preferisce avvalersi di situazioni in cui venga messa a dura prova la volontà
individuale, la capacità di discernimento, il coraggio ed il controllo di sé.
Questa è una strada preferibile a quella della malattia che può distruggere un
individuo e toglierli tutte quelle energie di cui dovrebbe disporre per poter
portare a termine una vittoria.
Nel
quadro delle problematiche dovute al karma individuale troviamo più infermità
che non malattie; esse, infatti, sono quasi sempre di ordine collettivo e
devono essere considerate come una purificazione, un iniziazione, di un folto
gruppo di umanità. Quando dico purificazione, quando dico iniziazione, si
tratta sempre di qualcosa che ha a che fare con il grado di coscienza
raggiunto.
E'
infatti il grado di coscienza raggiunto che scatena i segnali che provocano
delle reazioni nel regno naturale a causa della legge di causa ed effetto. Non
appena entrate a far parte di questo pianeta, che vi piaccia oppure no, siete
assoggettati alle sue leggi, dalla forza di gravità alla legge di causa ed
effetto.
In
realtà prima di essere individuale, il karma deve essere considerato come un
fatto collettivo. Esiste comunque un karma individuale che deve essere
considerato come una prova iniziatica. Quando mancate d'amore per qualcuno e,
in conseguenza a questa mancanza, avviene qualche particolare evento: anziché
un karma individuale consideratelo una prova iniziatica.
Il
karma in quanto tale viene vissuto ad un livello collettivo. E' la somma di
tutte le restrizioni dell'umanità, di tutti i suoi limiti, di tutte le sue
aberrazioni. E' per questo che le cose vengono generalizzate e che alcune volte
il castigo di Dio sembra ingiusto. Come quando muore un bambino a causa di una
malattia; un giovane per un incidente stradale o un popolo viene decimato dalla
guerra contro un altro popolo. Tutti questi sono gli effetti
di qualche Raggio
e riguardano solo la massa.
Sic- come all'interno di queste masse si trovano degli individui,
immancabilmente tutto ciò che accade alla massa si riflette anche su ogni
singola persona.
Supponiamo
che vi siano migliaia di morti a causa di un'epidemia, se una data persona vi
fosse coinvolta a causa di un karma personale, avreste voi il coraggio di
guardarla in faccia? Ricerchereste nelle sue incarnazioni ciò che gli ha
procurato il contagio da quella
malattia? No, sarebbe un lavoro immane che non servirebbe proprio a nulla
poiché si tratta di un karma collettivo. Ve lo ripeto, ci sono più karma
collettivi che individuali.
Ciò
che è individuale è prima di tutto iniziatico, è purificatorio, è collettivo.
E' per questo che ogni giorno si verificano dei fenomeni che rivelano,
all'interno di un popolo,
l'aberrazione raggiunto. Siano essi le guerre, l'epidemie o le violenze di gruppo, sono sofferenze che preparano ad
un nuovo piano di coscienza.
(Maestro Pastor, Conferenza 06.12.86)
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